Quando il degrado raggiunge e supera i livelli di guardia, i cittadini che hanno a cuore il loro quartiere si muovono. E lo fanno con decisione. Come quella mostrata dall’Associazione Amici di Porta Pia, nata nel 2016 per volontà di residenti e commercianti con l’intenzione di promuovere il territorio e riqualificarlo. Il gruppo, a fronte della situazione sempre più grave in particolare dell’area attorno al Monumento del Bersagliere (lungo le mura Aureliane fino a Piazza Fiume), nei giorni scorsi ha presentato un esposto ufficiale, indirizzandolo alle istituzioni, alle autorità competenti e alle forze dell’ordine.
L’ESPOSTO DEI CITTADINI – La denuncia è dura e circostanziata e fa riferimento al recente aumento della presenza in zona (sia in superficie sia nei sottopassi) di senzatetto, che vi hanno allestito alloggi di fortuna con conseguente ammasso di rifiuti di ogni genere e potenziali pericoli per il traffico veicolare e pedonale. “La nostra Associazione – si legge tra l’altro nel documento – insieme ai residenti ed esercenti commerciali si è prodigata nel tempo in attività volte sia ad aiutare i senza fissa dimora meritevoli, sia a cercare di mantenere il decoro con interventi di riqualificazione e manutenzione. Da alcune settimane rileviamo e segnaliamo la presenza di 5/6 soggetti dediti al continuo consumo di bevande alcoliche”, il cui “stato di ubriachezza diventa ogni giorno sempre più molesto”, con passanti aggrediti (per fortuna per ora solo verbalmente a quanto si apprende) e attraversamenti improvvisi e pericolosi sulla trafficata Corso Italia.
LA TESTIMONIANZA RACCOLTA DAL CAFFE’ – “Dopo tante azioni abbiamo deciso di procedere con un esposto” dice a Il Caffè Alfredo Paolo Peroso, presidente di Amici di Porta Pia. Che quando gli chiediamo cosa si aspetta di ottenere risponde: “siamo consapevoli del fatto che Roma è priva di un sistema in grado di gestire le circa 12 mila persone – poveracci e sbandati, ma anche delinquenti – che vivono in quelle condizioni. Mancano strutture adeguate, non sono mai state costruite e rese operative. Non mi aspetto soluzioni, ma solo collaborazione concreta tra associazioni, istituzioni, forze dell’ordine (che ci tengo a ringraziare per il loro impegno, che spesso va al di là dei loro compiti) e cittadini, quantomeno per arginare situazioni che, anche a causa dell’abuso di alcool, rischiano di diventare molto pericolose”.
LA RISPOSTA DELLA POLITICA LOCALE – Per cercare di capire come è stata presa la presentazione dell’esposto, abbiamo chiesto cosa ne pensano ai rappresentanti delle istituzioni locali. “E’ l’ennesimo atto di denuncia che cittadini e forze politiche come Fratelli d’Italia portano all’attenzione delle autorità competenti e del sindaco di Roma” dice Holljwer Paolo, capogruppo di FdI nel II Municipio. Che aggiunge: “La situazione è ormai intollerabile e molto pericolosa”. Tra l’altro, quanto ai sottopassi, “le vie di fuga risultano sempre occupate e la pubblica amministrazione in maniera ciclica, con costi elevatissimi, deve provvedere a pulizia e sanificazione. Abbiamo chiesto e ci attendiamo risposte definitive e concrete affinché questa situazione sia risolta una volta per tutte”. Quanto al governo del parlamentino di via Tripoli, l’Assessore all’ambiente, decoro e verde pubblico Rino Fabiano fa sapere di aver inviato al prefetto di Roma e alle autorità comunali competenti una richiesta di interventi urgenti di bonifica e messa in sicurezza di alcuni siti oggetto di degrado e pericolo nel territorio del II Municipio, già più volte sollecitati in passato. “L’esposto dei cittadini è corretto – ci dice Fabiano – e lo sostengo nei termini e nelle richieste. La mancanza di interventi ordinari permette l’acuirsi di situazioni limite. Le Mura Aureliane e Porta Pia sono più che luoghi storici: sono testimonianza di dolore e abbandono di esseri umani, che meritano un tetto e assistenza. Roma – conclude – deve occuparsi dei più poveri”.