In collaborazione con il Fondo Ambiente Italiano (FAI) il I Municipio ha presentato il progetto “Regina Apiarium”, finanziato con 5mila euro e finalizzato al ripopolamento urbano delle api. “Purtroppo oggi in Europa, a causa di antiparassitari e pesticidi usati nell’agricoltura contemporanea – spiega la minisindaca Sabrina Alfonsi – stiamo assistendo alla perdita di circa il 20% delle colonie di api esistenti nel continente e ad una drastica diminuzione delle varie specie. Nell’orto Monastico di San Paolo fuori le mura, da circa 3 anni è stata ripresa l’attività apiaria, grazie al supporto della Federazione Apicoltori Italiani. L’abbazia ha ripristinato una secolare tradizione, che vedeva convergere proprio nella Abbazia benedettina la lavorazione mellifera degli apiari collocati nei conventi e nei giardini segreti della città. Non a caso le api che verranno ripopolate grazie a questo progetto sono chiamate San Paolo perché da questa abbazia si diffusero nel passato e hanno la caratteristica di essere molto meno aggressive delle altre. Il passo successivo che vogliamo percorrere è quello di mettere in campo iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e di ripopolamento delle api in prossimità di altre aree verdi della città a partire dal nostro Municipio”. “Al di là di quel che si possa pensare, infatti, il miele di città risulta più puro perché le polveri sottili si depositano nella cera e le api evitano i pesticidi e gli antiparassitari utilizzati in massa nelle campagne – aggiunge l’Assessora all’ambiente del I Municipio Anna Vincenzoni – nel nostro Municipio le prime aree individuate che hanno manifestato la loro volontà di aderire sono l’Orto Botanico e il Convento di San Bonaventura al Palatino. Con questo progetto ancorché piccolo e simbolico, vogliamo iniziare a praticare, piuttosto che annunciare, le grandi potenzialità che la nostra città ha rispetto a una produzione agroalimentare sostenibile”.
22/12/2020