I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Roma hanno eseguito due misure cautelari agli arresti domiciliari nei confronti di due fratelli, B.D di 70 anni e G.D. di 65 anni, entrambi titolari di due officine meccaniche per la riparazione di veicoli industriali, a Roma in via della Pisana, poiché responsabili di violazione di sigilli e reiterato inquinamento ambientale. Nei confronti dei due, i Carabinieri avevano avviato un’attività investigativa in seguito a un precedente controllo che aveva portato al sequestro preventivo delle due officine meccaniche, poiché era stato accertato che i due fratelli, nella loro attività, sversavano continuamente olii sintetici esausti nei pozzetti di raccolta delle acque e nel terreno circostante le officine, con conseguente inquinamento delle acque, del suolo e del sottosuolo adiacente. Sempre durante le medesime indagini, è stato anche accertato che i due smaltivano illecitamente eternit, le cui polveri costituivano grave pericolo per i lavoratori. Gli ispettori hanno anche rilevato, nell’ambiente di lavoro, condizioni igienico sanitarie non idonee, mancato rispetto delle normative antinfortunistiche, la fittizia formazione del personale e la ritardata regolarizzazione dei lavoratori. Il provvedimento restrittivo è scattato poiché i due si sono dimostrati refrattari al precedente sequestro e privi di scrupolo verso l’ambiente, la salute pubblica e dei propri dipendenti. I due, come dimostrano i video delle telecamere, hanno violato l’area sequestrata, hanno continuato a sversare nei pozzetti e sul terreno circostante, copiose quantità di olii esausti e altre sostanze inquinanti, mettendo a rischio la salute e l’incolumità fisica dei lavoratori, la salute dei cittadini nonché compromettendo irreversibilmente l’ambiente attraverso l’inquinamento delle falde acquifere.
21/12/2020