NON C’E’ ANCORA UNA DATA – Prima di procedere al ripristino del muro, la Sovrintendenza ha chiesto al Municipio di restringere l’area di cantiere. Tuttavia non si conosce ancora la data di avvio dei lavori, né la ditta a cui saranno affidati i medesimi. “La giunta comunale ha deliberato lo stanziamento dei soldi per i lavori dopo quasi due anni dal crollo del muro perimetrale di Villa Mercede – dichiara l’Assessore all’ambiente del II Municipio Rosario Fabiano – al momento la Sovrintendenza ci ha chiesto di restringere l’area di cantiere per alleviare il traffico veicolare ed aumentare la porzione di strada carrabile. Questo dovrebbe essere propedeutico alla partenza dei lavori – aggiunge – anche se non si sa ancora quando partiranno”.
IL CROLLO DI DUE ANNI FA – La notte tra il 15 e il 16 dicembre circa 20 metri di muro e parte della cancellata superiore cedettero improvvisamente. Tonnellate di detriti precipitarono su via dei Marrucini. Fortunatamente non ci furono feriti. Vennero danneggiati diversi veicoli in sosta. L’intervento dei vigili del fuoco terminò all’alba e nei giorni successivi venne predisposto dal Municipio un cantiere per circoscrivere l’area danneggiata e pericolante, riaprendo parzialmente la carreggiata ai veicoli non pesanti. La qualità dell’aria e l’intensità del traffico, già congestionato nel quartiere, ha subito un pesante peggioramento in questi due anni. Le quattro linee atac che transitavano per via dei Marrucini sono ancora deviate.
I DISAGI CHE ANCORA SUBISCONO I RESIDENTI – L’immobilismo delle istituzioni preposte a far partire i lavori ha causato, in questo lungo periodo, forti disagi ai residenti, privati del parco di quartiere e attanagliati dal traffico. Ma i cittadini di san Lorenzo, che attendevano i lavori già nel 2019 (come dichiarato allora dalla Sindaca Raggi) non si sono arresi. “Le legittime rappresentazioni di insofferenza delle comunità locali, del CdQ, del centro anziani, dalle mamme della scuola e dei vari gruppi di cittadini a cui è stato negato l’utilizzo della Villa hanno cominciato a muoversi convergendo dalla stessa parte – riprende l’Assessore – sono contento della tenacia dei miei concittadini, dopodiché rimane il dato che la macchina organizzativa ed esecutiva della Sovrintendenza di Roma Capitale è un mammut. Ritengo opportuno segnalare alla Sovrintendenza – aggiunge – che, purtroppo per loro ma per fortuna per la Capitale, Roma ha un patrimonio archeologico, storico e architettonico diffuso non solo nel centro storico, e come tale va tutelato. Gli interventi sul patrimonio storico diffuso nei territorio – conclude – devono avere la stessa attenzione e celerità con cui avvengono le ristrutturazioni, ad esempio, al Foro romano: hanno pari dignità”.