PD ANCORA INDECISO
Di candidati in pectore veri, alternativi alla sindaca, non c’è nemmeno l’ombra. L’ultimo nome per la sinistra l’ha tirato in ballo un servizio de L’Espresso: lo scrittore Gianrico Carofiglio, già magistrato ed ex senatore Pd. Ma anche Fabio Gabrielli, capo della Polizia. Gli altri presunti indicati (a loro insaputa) arrivano a catena. C’è Davide Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, che alle primarie del 2013 incassò trenta punti in meno di Ignazio Marino, e ora risponde ”no, non se ne parla nemmeno”. E allora, e per ora, non resta che guadare all’interno del Gra. Tra i nomi in testa a sinistra, ovviamente ancora senza conferme, ci sono Giovanni Caudo, presidente del III municipio e ex assessore all’Urbanistica con Marino; e Amedeo Ciaccheri, il giovane combattivo alla guida del XIII. Seguono la senatrice Michela Di Biase, consigliera regionale e compagna di Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali, e Monica Cirinnà . Fino al volto nuovo di Tobia Zevi, da mesi nei quartieri per prepararsi a raccogliere consensi. In caso di primarie lui ci sarà sicuramente, come la Cirinnà, politica di lungo corso.
PD E M5S CONTRO LA RAGGI
Molti politici romani e non solo, in realtà, a microfoni spenti ci dicono di sperare nel ‘miracolo’. Ossia che la Raggi si faccia da parte e si trovi un nome che metta d’accordo, come nella stretta di governo, Pd e M5S. Quale possa essere ovviamente non si sa. Qualcuno esce anche allo scoperto. Il sottosegretario Roberto Morassut, da esponente Pd romano nonché nazionale e di governo, propone un accordo: ”Sì a un candidato Pd e M5s. Anche i grillini vogliono superare la stagione Raggi”. La più aspra avversaria, però, nel fuoco amico, resta Roberta Lombardi, consigliera regionale e nel comitato di garanzia dei pentastellati: ”La Raggi? Non può vincere!”. Massimiliano Smeriglio, al Parlamento europeo per il Pd, in una intervista al Manifesto, invece, ha indicato tutt’altra strada: ”L’attesa dell’uomo (mai della donna) del destino è un errore grave. Uno perché rischia di non esserci nessun super candidato. Due perché non basta l’uomo solo al comando. Serve una impresa collettiva, una squadra larga, larghissima. Alla Capitale serve un’alleanza non Jeeg Robot”.
DESTRA ANCORA INDECISA
La destra è ancora senza un anti-Raggi. In molti, certo, aspettano un ripensamento della Meloni che però sembra vano visto che la leader nazionale di FdI aveva ampiamento declinato e da tempo l’invito”.
Si fanno sempre più forti e insistenti le voci che parlano del centro destra capitolino intenzionato a candidare alla guida di Roma Massimo Giletti, il giornalista de La 7, considerato vicino al leader della Lega Matteo Salvini e di Fdi Giorgia Meloni. Entro qualche giorno sapremo se il cerchio politico si chiuderà o meno.
BACKSTAGE 2021
Enrico Stefàno (M5S), consigliere capitolino nonché presidente della Commissione Mobilità di Roma;, la moglie assessore alla Scuola in Giunta Raggi, Veronica Mammi, , insieme alla consigliera capitolina ed ex Presidente della Commissione Urbanistica, Daniela Iorio, hanno presenziato il ‘Backstage Roma 2021’. Titolo? ”Le elezioni che vogliamo”. Riservando alla sindaca l’opposizione in casa per “dialogare – così sostengono – un fronte largo delle idee e delle persone, con l’aiuto di varie associazioni romane tra cui Carte in Regola. Già due gli eventi in programma, uno che si è già tenuto il 5 ottobre e il prossimo per il 12.