Il 2 settembre al via due concorsi di progettazione banditi da Roma Capitale, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, per la realizzazione del nuovo Polo civico Flaminio e il nuovo mercato San Giovanni di Dio, con l’obiettivo di restituire ai cittadini spazi pubblici e servizi per la collettività garantendo la qualità architettonica degli interventi. Lo rende noto il Campidoglio in una nota stampa.
«Rigenerazione urbana significa restituire ai cittadini luoghi abbandonati, non utilizzati o non più adeguati alle esigenze del territorio. Luoghi che possono diventare motore di una riqualificazione di interi quartieri, perché sono in grado di introdurre nel tessuto urbano nuove funzioni: residenziale, sociale, culturale, commerciale, di sviluppo economico sostenibile e tecnologico. E possono così contribuire a migliorare la qualità urbana e la vivibilità della città. Questa Amministrazione ha scelto di puntare sulla rigenerazione urbana e non, come in passato, sul consumo di suolo. Vogliamo farlo garantendo la qualità degli spazi architettonici attraverso i concorsi pubblici di progettazione, che ci permettono di selezionare i migliori progetti grazie al confronto concorrenziale tra i migliori studi e professionisti europei. In questo caso per due obiettivi molto importanti: la realizzazione di un polo civico, una biblioteca di nuova generazione, e di un mercato rionale. Due luoghi che rappresentano più di altri l’essenza di comunità», dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi.
«La città è un bene comune, tutti hanno diritto alla città, all’accessibilità dei suoi spazi, a poter vivere in luoghi che danno forma al significato profondo di essere cittadini. Nessuno deve sottrarsi al confronto e alla discussione sulla qualità degli spazi, dei luoghi in cui abitiamo, lavoriamo, ci spostiamo nella quotidianità. C’è bisogno di luoghi eccezionali e di luoghi della vita di tutti i giorni, c’è bisogno di qualità diffusa, di diffondere la cultura della trasformazione del territorio, c’è bisogno di confronto sulla natura di questi spazi. Per questo ritengo molto importante il lavoro che stiamo portando avanti sui concorsi di progettazione, in particolare su alcuni edifici simbolici del significato pubblico, comune, dell’architettura come in questo caso con il Polo civico Flaminio e il mercato San Giovanni di Dio. Luoghi che sappiano essere simboli del rapporto tra la città e la sua amministrazione. L’obiettivo è dotare la città di nuovi servizi, nuovi luoghi di incontro e scambio, luoghi che guardino anche alle recenti trasformazioni dei modi di vivere lo spazio pubblico. Chiediamo una riflessione ampia su luoghi che fanno parte del tessuto urbano e che devono diventare i nodi intorno a cui si rigenerano interi pezzi di città», sottolinea l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Luca Montuori.
«Si consolida l’orientamento di Roma Capitale nell’uso della procedura del concorso di progettazione per la trasformazione e rigenerazione del territorio comunale. Sono state infatti avviate le attività di collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma per il lancio di due concorsi internazionali di progettazione che saranno pubblicati già dai primi giorni di settembre. I professionisti saranno chiamati a proporre soluzioni, strategie e metodi per rispondere alle esigenze funzionali relative alla realizzazione di spazi verdi, una nuova biblioteca e uno spazio di aggregazione sociale “Casa del Quartiere” negli spazi dell’ex Stabilimento Militare Materiali Elettronici e di Precisione di via Guido Reni, nell’ambito del Polo Civico Flaminio e per una struttura mercatale nel territorio del Municipio XII, volta alla necessità di creare uno spazio versatile e aggregativo in piazza San Giovanni di Dio. I rapporti sinergici innescati in questi ultimi anni tra Ordine degli Architetti di Roma e gli enti pubblici e privati nella promozione dei concorsi di progettazione, profilano un orizzonte di governo del territorio declinato attraverso le procedure concorsuali, affinché il progetto di architettura ritorni ad essere il baricentro delle scelte di trasformazione urbana», aggiunge il responsabile Area Concorsi dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia Andrea Iacovelli.
Dal 2 settembre prenderanno, quindi, il via due concorsi in due gradi che riguarderanno il Polo Civico Flaminio nel II Municipio e il Nuovo mercato rionale San Giovanni di Dio nel XII Municipio. In particolare, il progetto per il nuovo Polo civico mira alla creazione di nuovi spazi pubblici, diversificati ma integrati all’interno della trasformazione dell’area ex Caserma di via Guido Reni. Sarà realizzato un nuovo sistema di riferimento pubblico della città, una polarità aperta e disponibile per la cittadinanza grazie alla realizzazione di una nuova biblioteca e una “Casa del Quartiere”, quale spazio di incontro e di aggregazione con funzioni plurime per il quartiere e la città intera. L’obiettivo è quello di definire una infrastruttura culturale locale fruibile lungo tutto l’arco della giornata, un luogo che aiuti a riconnettere parti di quartiere, aggregare persone, fortificare il tessuto associativo e rafforzare l’accesso alla cultura, alla socialità e alla solidarietà.
Il concorso per il nuovo mercato, invece, mira ad ottenere non solo la progettazione di un’opera pubblica di grande importanza, ma anche alla realizzazione di una centralità del ruolo che il mercato ha nella interazione con il contesto urbano. Il progetto dovrà rispettare la funzione aggregativa della piazza, proponendo una nuova tipologia di mercato rionale che possa essere un luogo della città e non solo una struttura specializzata. Un luogo in cui sia possibile svolgere altre attività, non solo connesse alla commercializzazione, uno spazio che la comunità locale possa riconoscere come una piazza-mercato vitale anche al di fuori dell’orario dell’apertura del mercato stesso.
CRONOPROGRAMMA DEI CONCORSI:
– 2 settembre 2020: al via i concorsi
– ottobre 2020: chiusura delle iscrizioni e contestuale invio degli elaborati e della documentazione amministrativa per il primo grado
– novembre 2020: chiusura del periodo per l’invio degli elaborati di secondo grado
– dicembre 2020: pubblicazione graduatoria finale
INDIRIZZI PROGETTUALI PER IL POLO CIVICO:
Il progetto dovrà caratterizzare i nuovi spazi pubblici, quali elementi catalizzatori nel quartiere e in relazione all’articolazione degli spazi funzionali, in un’ottica di utilizzo autonomo ma interconnesso; nonché dovrà esplicitare la soluzione in termini di recupero dell’esistente e legato alla sostenibilità.
Centrale sarà progettare una infrastruttura che non si limiti solo ad essere biblioteca, ma che incorpori al suo interno, durante l’arco della giornata, anche la possibilità di sperimentare commistioni d’uso, dunque flessibile e polifunzionale, aperta al quartiere, alle associazioni e ai cittadini. Un altro tema ritenuto centrale è rappresentato dall’esigenza di assicurare la connettività interna ed esterna dei nuovi servizi in relazione alla costituzione di un nuovo “spazio pubblico” e delle sue relazioni con il territorio. Per il Polo Civico Flaminio saranno privilegiati progetti in cui verranno integrati spazi per incidere nel dialogo e nella relazione fra interno ed esterno, creando vincoli e rimandi fra il “dentro” e il “fuori”. Non si tratta solo di una questione funzionale o estetica, ma di contribuire attivamente a generare sicurezza, interesse, e attrattiva nei confronti dello spazio pubblico. Un sistema aperto di spazi permeabili, organici e fortemente integrati, con l’obiettivo della massima accessibilità e fruibilità, per abbattere anche le barriere di tipo architettonico.
Saranno oggetto di valutazione per la selezione i criteri relativi a:
– l’intervento nel contesto urbano, accessibilità e connessioni: i nuovi spazi pubblici nel quartiere, il valore dell’intervento anche in relazione alle trasformazioni in corso;
– il Polo Civico Flaminio: gli spazi pubblici come nuovi elementi catalizzatori nel quartiere, apertura e percorribilità, strategie di articolazione e realizzazione di spazi fruibili anche autonomamente;
– sostenibilità ambientale ed energetica: strategie generali per la realizzazione di un intervento di recupero dell’esistente in grado di autosostenersi;
– il contesto urbano: integrazione complessiva dell’intervento con il sistema degli spazi pubblici dell’area, disegno di suolo, arredo urbano e relazioni tra aree permeabili e aree pavimentate;
– accessibilità e relazioni: qualità dei sistemi di accesso e percorrenza degli edifici, relazioni tra le parti dell’intervento, tra esterno e interno;
– soluzioni costruttive e tecnologiche, sostenibilità ambientale ed energetica: qualità delle soluzioni costruttive; integrazione, interpretazione e recupero dell’esistente; qualità delle tecnologie impiantistiche che garantiscano sostenibilità ambientale e delle fasi di manutenzione e gestione dell’intervento.
INDIRIZZI PROGETTUALI PER IL MERCATO RIONALE:
Nella prima fase del concorso si chiede di individuare le strategie generali guardando al perimetro largo di attenzione di relazione con il contesto. Nella seconda saranno valutati gli approfondimenti e il progetto di dettaglio degli spazi. In particolare, nella selezione del primo grado della procedura saranno valutate le strategie insediative, le relazioni generali di contesto e le indicazioni metodologiche sulle modalità di impostazione progettuale con indicazioni tipologiche generali. Si chiede, infatti, di ragionare già in questa fase sulle ipotesi di spostamento temporaneo del mercato nelle aree limitrofe all’area attuale, proponendo una soluzione ben inserita nel contesto attuale.
Saranno oggetto di valutazione per la selezione i criteri relativi a:
– valore dell’intervento nel contesto, accessibilità e connessioni: il mercato rionale come elemento dello spazio urbano, relazioni con il contesto, connessioni con il sistema e accessibilità con la rete viaria per favorire le attività di logistica;
– il mercato: sperimentazione di schemi distributivo-tipologici, apertura e accessibilità del mercato, realizzazione di spazi di aggregazione fruibili anche fuori dagli orari di mercato;
– tempi e fasi di realizzazione: utilizzo di modalità costruttive che facilitino la realizzabilità per fasi e guardino all’abbattimento dei tempi di realizzazione, individuazione di fasi e aree per spostamenti temporanei che garantiscano la continuità del servizio, riduzione impatti sul contesto.
In particolare saranno valutati i seguenti aspetti come:
– valore dell’intervento nel contesto urbano: il mercato come motore aggregativo pubblico e commerciale del quartiere, collegamenti con i percorsi pedonali e i sistemi di mobilità pubblica;
– il mercato: sperimentazione distributiva e tipologica, flessibilità e polifunzionalità degli spazi;
– continuità, accessibilità e qualità degli spazi fra esterno e interno: apertura e percorribilità del mercato, qualità e accessibilità degli spazi di aggregazione anche al di fuori degli orari di mercato;
– accessibilità, mobilità e connessioni: sistema di mobilità (ciclabili, fermate TPL in vista del nuovo sistema di piazza);
– tecnologia e tempi di realizzazione: qualità delle soluzioni costruttive, utilizzo di tecnologie costruttive e impiantistiche che guardino agli impatti sul contesto in fase di realizzazione, alla sostenibilità e all’uso di energie rinnovabili, favorendo utilizzo di soluzioni che garantiscano l’abbattimento dei tempi di realizzazione, adeguatezza e sostenibilità delle fasi di manutenzione e gestione dell’intervento.