LADRI DI GELATI
Ogni quartiere il suo animale simbolo. In centro ormai, invece, svolazzano gabbiani predatori di gelati. Le mollichine di pane lasciate dai turisti vicino alle fontanelle e per i vicoli ormai scarseggiano e allora i maestosi gabbiani reali di Roma puntano al fai-da-te. Si sono moltiplicati negli ultimi giorni in zona piazza Montecitorio gli attacchi di gabbiani che rubano gelati ai passanti. Si appostano sui tetti e sui lampioni e appena avvistano qualcuno col cono in mano si lanciano, beccano e volano via, seminando paura. Fino a qualche settimana prima era stata notata un altro tipo di impennata: l’attacco a merli, rondoni, piccioni e pesci direttamente dal Tevere. Evidentemente però molti esemplari di gabbiani reali con una apertura alare media di un metro, nonostante la caccia di volatili e roditori a tutto tondo, restano affamati e per compensare la scarsità di cibo si lanciano sui gelati tenuti in mano da passanti e turisti. ”In un attimo ho ricevuto un doppio attacco”, ha raccontato Paola Rossi impiegata in un ufficio amministrativo in centro, ”Avevo appena comprato un gelato artigianale quando ho avvertito una sorta di fruscio alle mie spalle. Un gabbiano ha beccato velocemente e in volo il mio gelato. Io ho esitato prima di gettare i resti del cono e allora ho subìto un secondo attacco”. Le forze dell’ordine che presidiano i palazzi del centro ne sono a conoscenza, ma di certo sono impossibilitate a intervenire. Quando possono, però, avvertono: ”Massima attenzione col cono gelato. Bisogna stare in guardia. Si rischia di restare feriti”.
UNGULATI AFFAMATI
Ma se è quasi impossibile immortalare gabbiani predatori, gli scatti di cinghiali in cerca di frescura o a passeggio a Roma Nord, Roma-sud o ad Ostia pullulano ormai sui social. Un gruppetto di cinghiali è stato avvistato pochi giorni fa in via di Torrevecchia. Erano le 6,40 circa quando un residente ha visto sei cinghiali camminare per strada e attraversare, appunto, le strisce pedonali. L’11 agosto, in via Augusto Conti, sempre in zona Monte Mario un branco di circa dieci esemplari ha costretto un’automobilista a bloccare la marcia. Mentre pochi giorni prima, il 2 agosto, altri tre cinghiali erano stati avvistati a Roma Sud. In quel caso gli animali, accovacciati e sdraiati per terra, si erano accomodati sotto una fontanella in via di Decima, angolo via Calcutta, in cerca di refrigerio. Piero Cucunato, capogruppo della Lega Salvini premier nell’IX Municipio ha chiesto interventi urgenti, dopo che un furioso scontro tra due cinghiali nel Parco dei Fumetti ha terrorizzato i passanti e costretto all’interdizione per gli ”umani” all’area verde. ”Saltato il piano di contenimento”, ha attaccato Cucunato, ”adesso la soluzione nell’XI Municipio è quella di chiudere i giardini e i parchi perché ritenuti pericolosi, lasciando le nostre aree verdi in preda alle moltitudini di cinghiali che continuano a riprodursi” ”Chiudere i parchi in piena estate è una sconfitta per tutti,” ha aggiunto Cucunato, ”Servono misure chiare, definite ed interventi di coordinamento con la Regione”. di Mezzocamino, a fine luglio, tanto da costringere all’interdizione dell’area verde.
TRA FUMETTI E STUDIO
Un anno fa la sindaca Virginia Raggi aveva lanciato sul web il video di operatori Ama intenti a sfamare coi rifiuti dei cinghiali: ”Inaccettabile, prenderemo provvedimenti”, si era sfogata. Un tema caldo. Globalist sul tema ha lanciato un fumetto col capo-cinghiale Grunf intento a scrivere alla Raggi: “Pronti a una lista civica in suo sostegno”. Intanto satira a parte, un recente studio scientifico sulla Riserva Naturale dell’Insugherata ha evidenziato una diminuzione della biodiversità a causa della presenza massiccia di cinghiali. La conclusione: è stato rilevato ”un impoverimento della vegetazione, in particolare a carico specie dello strato erbaceo e, tra queste, delle geofite, che, pur in assenza di uno studio specifico causa-effetto, può essere ragionevolmente ricondotto alla presenza continuativa della popolazione di cinghiale nell’area”.